Il portacolori della Pintarally Motorsport pareggia il conto con la sorte, nonostante un brivido dopo la terza speciale, e festeggia il podio all’arrivo di Valdobbiadene.

Doveva essere la gara del riscatto e così è stato nonostante gli spettri riapparsi dopo il primo passaggio sul “Montello” e cancellati con la tenacia di chi non si vuole arrendere di fronte alle avversità.

L’edizione 2014 del Rally della Marca, appuntamento valido per il Campionato Italiano WRC, ha visto Devis Ravanelli centrare la seconda posizione in classe A7 con la sempreverde Renault Clio Williams gruppo A messa in campo dal team di Andrea De Luna.

Un risultato che sa tanto di successo in primis per il fatto di aver chiuso la partita con la dea bendata, che pure in questa occasione ha cercato di mettere i bastoni tra le ruote al trentino, e poi perchè ottenuta dietro ad un velocissimo Roberto Scopel la cui conoscenza della trazione anteriore francese e del percorso era senza paragoni qui in terra trevigiana.

 

“Siamo al settimo cielo per questo secondo di classe” – racconta Ravanelli – “perchè dopo il rischio di ricevere una nuova doccia gelata dopo il Bellunese l’essere riusciti ad arrivare qui a Valdobbiadene e per di più a podio ha un gusto davvero molto particolare”.

 

Pronti via e già nel toboga dello “Zadraring” Ravanelli, affiancato per l’occasione dall’esperienza di Christian Cracco alle note, si piazzava al terzo posto di classe, a meno di un secondo da Panato, mentre Scopel iniziava già a dettare legge.

L’indomani le ostilità si aprivano sul “Monte Cesen” con il pilota griffato Pintarally Motorsport che risaliva in seconda posizione alla pari con Vian, segnando il terzo tempo, mentre sulle successive “Monte Tomba” e “Montello” Ravanelli incrementava il passo, insediandosi stabilmente alle spalle di un imprendibile Scopel, prima di rischiare di vedere nuovamente i propri sogni andare in fumo.

 

“Sul finale del primo giro al Montello” – sottolinea Ravanelli – “abbiamo accusato qualche piccolo problema ma di certo non ci aspettavamo una sorpresa del genere nel successivo trasferimento. Dopo esserci fermati come di consueto per togliere i caschi la vettura si è ammutolita e non voleva più saperne di ripartire. Siamo stati fermi circa venti minuti e solo grazie alla tenacia di Cristian che siamo riusciti a rimettere in moto la Clio seppur pagando un ritardo al controllo orario di ingresso riordino. Ciò mi ha dato una carica agonistica enorme”.

 

Da qui a fine gara infatti Ravanelli migliorava costantemente il proprio passo, rimanendo sempre in scia a Scopel e creando un divario incolmabile con chi inseguiva fino a superare il minuto e mezzo, nonostante la penalità acquisita.

 

“Quando siamo arrivati allo start del secondo giro sul Cesen” – aggiunge Ravanelli – “di fatto abbiamo resettato il tutto cancellando il brutto episodio appena vissuto e ci siamo lanciati nelle successive speciali con tanta voglia di migliorare e di divertirci. Il cronometro ci ha poi dato ragione perchè abbiamo proseguito lungo il percorso di crescita che ci eravamo prefissati alla partenza. Voglio ringraziare primo fra tutti Cristian Cracco perchè, oltre ad essere stato fattore determinante per la nostra ripartenza, è stato fondamentale per tutta la gara sin dalle ricognizioni dove, con i suoi consigli, mi ha permesso di perfezionare ulteriormente la mia guida specialmente sul lento dove peccavo di più. Grazie di cuore ad Andrea e Marika De Luna e a Silvano Pintarelli che mi sono sempre stati vicini”.

 

Un secondo posto, quello ottenuto da Ravanelli al Marca, risulta essere il migliore biglietto da visita in vista dell’arrivo della gara di casa, il Rally San Martino di Castrozza, dove potrà sicuramente scattare con una marcia in più, vista l’esperienza maturata in un contesto così tecnico e selettivo come le speciali trevigiane.