Data di nascita: 29 Settembre 1978

Luogo di nascita: Trento

Residenza: Centrale di Bedollo (Trento)

Esordio: Rally Sagittario (19 / 20 Giugno 2004)

Galeotto fu Andrea De Adamich ed il suo Grand Prix.

Il colpo di fulmine scatta all’età di sei anni, durante una puntata della trasmissione Grand Prix, all’interno della quale trasmettevano un servizio sul mondiale rally.

Immagini che riprendevano una vettura durante un dosso, affrontato a velocità pazzesca e su fondo sterrato, hanno fatto partire in me quella molla che, ancora oggi, mi tiene legato a questo magico sport.

Appena ne ho avuto l’occasione ho mosso i primi passi al volante, nella corte di casa, con la vettura di mio padre.

 

Il Rally San Martino di Castrozza e la Cronoscalata Trento Bondone hanno fatto il resto.

La passione per la guida continuava a crescere in me e l’aver vicino a casa due eventi di elevato prestigio, come il Rally San Martino di Castrozza e la Cronoscalata Trento Bondone, mi hanno ulteriormente spinto nella direzione dell’automobilismo sportivo.

Ricordo, come se fosse ieri, quel passaggio sul Manghen, in notturna, dove le luci delle fanalerie supplementari ed il colore dei dischi dei freni incandescenti regalavano un’atmosfera magica a tutto il paesaggio, immersi in un silenzio che veniva turbato solamente dal rombo dei motori.

Ne sono rimasto letteralmente folgorato e, in quello stesso istante, mi sono ripromesso che, prima o poi, sarei riuscito a partecipare ad una gara.

 

Renato Travaglia, il primo idolo ed il primo maestro.

Il mio primo idolo fu, senza dubbio, Renato Travaglia ed ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, affiancandolo sulla Peugeot 306 Maxi, nell’edizione del cinquantenario della Trento Bondone.

Impossibile scordare quegli oltre 2.700 tagliandi che avevo raccolto, in quindici giorni, per cercare di vincere il concorso che aveva, come premio principale, quello di fargli da navigatore per un giorno.

Sempre più sicuro sulla strada da percorrere ho affrontato, su consiglio di Travaglia, il corso ufficiale CSAI a Vallelunga.

Il costo di quei quattro giorni, abbastanza incisivo e che ha richiesto mille sacrifici, mi ha permesso di ricevere i preziosi insegnamenti di Piero Liatti, di Alex Fiorio, di Giacomo Ogliari per la guida e di Max Sghedoni per la parte riguardante le note.

Alla fine di quel corso, su sette partecipanti tra i quali solo in due non avevamo precedenti esperienze agonistiche, sono stato votato come il migliore, provando una gioia indescrivibile.

 

Il sogno diventa realtà nel 2004.

Grazie all’aiuto di qualche partner e di tanti amici sono riuscito a mantenere quella promessa, fatta a me stesso, tanti anni prima nella notte del Manghen.

Ero ai nastri di partenza del Rally Sagittario del 2004.